Condivisione
“Permeare con altri esseri viventi lo stesso spazio con i medesimi diritti stabiliti dalla natura e accettati da chi la vive in modo vero e appropriato.”
Sergio Albertin
La condivisione con il cavallo inizia a svilupparsi attraverso la semplice presenza.

Il tempo trascorso, senza fare null’altro che osservare e stare vicino al cavallo, è il miglior investimento che si possa fare per avere una solida base su cui formare un concreto rapporto uomo-cavallo.
Questi momenti permettono a noi di conoscere meglio abitudini, atteggiamenti e reazioni del cavallo, mentre per lui sono essenziali per farci diventare parte di quella realtà, conosciuta e accettata, appartenente alla sua esistenza quotidiana.

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Cavallo
- Conosce il nostro odore.
- Conosce i nostri atteggiamenti.
- Conosce la nostra voce.
- Conosce le nostre reazioni.
- Ci integra nella sua sfera di conoscenza.
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Uomo
- Conosciamo le sue abitudini.
- Conosciamo le sue reazioni
- Conosciamo i suoi atteggiamenti.
- Conosciamo i suoi segnali non verbali.
- Conosciamo come usa i suoi sensi.

Condividere il tempo e lo spazio stabilisce una comunicazione non verbale che, nel trascorrere dei giorni, solidifica le basi della relazione e offre la motivazione della nascita di un rapporto più profondo.
L’evoluzione della condivisione prosegue in parallelo alla reciprocità attraverso il fare, l’esplorare, il giocare e tutti quei momenti che permettano all’uno di conoscere meglio l’altro, fino ad arrivare al momento in cui la fiducia e la conoscenza reciproca permettono di iniziare una fase di formazione socio-cognitiva.
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